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ACCADEMIA CHIGIANA, IL CONCERTO OMAGGIO A STRAVINSKIJ A 50 ANNI DALLA SCOMPARSA

Tempo di lettura: 2 minuti

Micat in Vertice
il concerto del Coro della Cattedrale di Siena

Al centro del programma l’opera sacra e liturgica di Igor’ Stravinskij, compositore tra i più emblematici e innovativi del XX secolo.

Il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, formato da cantanti provenienti da tutta Italia, nasce nel settembre 2016 grazie alla proficua collaborazione tra l’Opera della Metropolitana di Siena e l’Accademia Musicale Chigiana. L’ensemble vocale affianca la presenza alle grandi solennità religiose nella Cattedrale alla realizzazione di concerti di alto valore artistico nella programmazione dell’Accademia Chigiana anche in collaborazione con altre istituzioni. Tra le principali si ricorda la presenza nel cartellone del Ravenna Festival e della Sagra Musicale Umbra, quale coro in residenza del Pontificio Concorso di Musica Sacra “Francesco Siciliani”.

“Omaggio a Igor’ Stravinskij” rientra anche nella prestigiosa rassegna musicale “Laudetur”, promossa dall’Opera Metropolitana di Siena, dall’Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino e dall’Accademia Musicale Chigiana con la collaborazione di Opera Laboratori.

Il programma della serata consiste in una promenade corale, attraverso i luoghi, i volti e i le fasi creative che hanno animato il percorso personale e artistico di Stravinskij, con particolare attenzione al repertorio sacro e liturgico di entrambe le tradizioni cristiana ortodossa e cattolica. Prima tappa del percorso sono Ave Maria e Pater noster dai Tre cori sacri di Stravinskij per coro misto a cappella, seguiti dalle due monumentali opere sacre di Sergej Rachmaninov, l’ultimo esponente del “Rinascimento russo” a cavallo tra XIX e XX secolo, Veglia di tutta la notte op. 37 e Liturgia di San Giovanni Crisostomo op.31

Al centro del programma verrà dato spazio a opere di due autori collegati in diverso modo all’esperienza musicale di Stravinskij: il polifonista rinascimentale Carlo Gesualdo Principe di Venosa, di cui verrà eseguita Tres sacrae cantiones, e il compositore del gruppo dei Sei Darius Milhaud, che definì Stravinskij come “il gigante che domina tutta la nostra epoca”. Di quest’ultimo sono in programma Babylone da Les deux cité op.170 e i Trois psaumes de David. Concludono significativamente il programma due composizioni sacre di Claudio Monteverdi, Maestro di cappella della Basilica di San Marco a Venezia, città a cui Stravinskij ha legato per sempre il suo nome, esprimendo la volontà di riposare in pace nell’isola di San Michele.

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