Un nome che richiama un racconto di Pier Paolo Pasolini del 1951, in cui parlando della città di Bari ricordava come I baresi si divertono a vivere… C’è aria di festa… e l’allegria dei baresi è seria…
“Parole che sono state la guida per immaginare il nostro viaggio nelle zone periferiche della città, dove santi e demoni con le loro storie, i loro simboli, la loro umanità e i loro miracoli, anche solo desiderati, mescolano sacro e profano per dare vita al rito ancestrale del teatro” ricorda la direttrice artistica Teresa Ludovico.
Spettacoli e laboratori gratuiti animano gli spazi della cultura nelle periferie della città di Bari.
Il Tric Teatri di Bari ha risposto positivamente alla call dell’amministrazione, presentando un ricco progetto di eventi che fino a novembre troveranno casa al Teatro Kismet.
Un progetto che nasce con l’obiettivo di valorizzare le professionalità del comparto dello spettacolo dal vivo – a farne parte sono soggetti riconosciuti dal Fondo Unico per lo Spettacolo e realtà operanti nel settore dello spettacolo dal vivo da almeno tre anni – e non a caso la programmazione di Teatri di Bari si è valsa della collaborazione di attori, registi, coreografi e ballerini, importanti nomi del panorama nazionale delle arti che animeranno i 15 eventi in programma all’Opificio per le arti.
Il progetto è realizzato con la collaborazione di Planetario di Bari, Bari International Gender Festival, Associazione Malalingua ETS, Associazione Arti Sinespazio 3.0, Rete Civica Urbana Carbonara Ceglie Del Campo Loseto Santa Rita, Rete Civica Urbana Torre a mare San Giorgio, APS Slow Food Condotta di Bari, I.I.S.S. “E. Di Savoia – P. Calamandrei”- Bari, I.C.”G.Paolo II – De Marinis e Casa degli alfieri di Asti.