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Dieci anni senza Lucio

Tempo di lettura: 3 minuti

Sono passati dieci anni da quell’1 marzo 2012 che ha privato l’Italia e il mondo intero di uno dei più straordinari poeti della contemporaneità.

Una sensibilità innata e uno sguardo intenso dietro a quegli iconici occhialetti tondi con i quali abbiamo scoperto la meraviglia di osservare ciò che di semplice c’è intorno a noi trasformandolo in un film che scorre in pochi istanti restando ad occhi aperti.

Inimitabile innovatore

Con una formazione – e una carriera –da jazzista, polistrumentista, cantautore, compositore, Lucio Dalla avvia una produzione musicale che dal beat va alla ritmica, dal jazz al cantautorato, arrivando ai confini del mondo della lirica.

La voglia di Lucio Dalla di spaziare tra i generi, di innovare e di rinnovarsi è il lascito più grande alle nuove generazioni, cresciute e formate anche grazie alle sue canzoni, opere intramontabili e senza tempo.

Parole e suoni di tutti e per tutti.

Tour Banana Republic: Lucio Dalla e Francesco De Gregori – Wikimedia

L’esordio e l’amicizia con Tenco

È il 1960 e con la Rheno Dixieland Band partecipa al Primo festival europeo del Jazz, ad Antibes, classificandosi al primo posto.

Nel 1962 esordisce con i Flippers, ma è solo grazie all’incontro con Gino Paoli durante il Cantagiro del ’63 che Lucio Dalla sceglie di intraprendere la carriera solista.

Va a Sanremo con “Paff… Bum!” e nel 1967 con “Bisogna saper perdere”, anno in cui stringe una forte amicizia con Luigi Tenco, anno in cui quello sparo del 27 gennaio lascia il mondo attonito e Dalla – tra i primi a imbattersi nella tragedia di Tenco – sgomento.

Foto Gorup de Besanez – Licenza CC 4.0

Ancora Sanremo, la censura, la consacrazione

Torna nella riviera ligure nel 1971 e si classifica al terzo posto con l’immortale 4/3/1943. Il brano, che si impone come un grandissimo successo, conosce immediatamente gli strali della censura: il titolo originale, “Gesù Bambino”, viene giudicato irrispettoso, cosa che costringe Dalla a intervenire e modificarlo, insieme ad alcune strofe della canzone.

L’anno successivo, sempre a Sanremo, ottiene grandi consensi con “Attenti al Lupo”, consacrandosi definitivamente tra i big del panorama musicale italiano. Quarant’anni (e una carriera stellare e ricca di successi) dopo, torna a calcare il palco dell’Ariston accompagnando il giovane cantautore Pierdavide Carone con il brano “Nanì” nella duplice veste di coautore e direttore d’orchestra.

Morirà due settimane dopo, improvvisamente, in Svizzera, tre giorni prima del suo 69° compleanno.

Le celebrazioni

Se il 2022 è l’anno del decennale dalla sua scomparsa, il 2023 sarà l’anno delle celebrazioni dell’80° compleanno di Lucio Dalla. Le radio e le televisioni celebrano, oggi, la sua musica.

Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” è il titolo della mostra promossa dal Comune di Bologna ospitata al Museo Civico Archeologico dal 4 marzo al 17 luglio che raccoglie documenti e immagini dell’artista.Una mostra che farà tappa poi a Roma dal 22 settembre all’Ara Pacis, e che nel 2023 approderà a Napoli e a Milano.

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Lavoro nel campo della comunicazione e mi occupo di teatro come regista e attore e di radio come speaker e conduttore. Ho scritto e scrivo su numerose testate.

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