Musica, natura e spettacolo si incontrano nel cuore della Tuscia con “I Tramonti di Tinia“: terza edizione del festival estivo che si terrà dal 12 al 18 giugno tra i comuni di Sutri e di Bassano Romano.
Una rassegna di musica da camera all’aperto che raccoglie nel suo programma un’offerta ampia e ricca di grandi musicisti, nazionali e internazionali.
Tra gli ospiti del festival spicca la partecipazione di Beatrice Rana, la più acclamata pianista italiana sui palcoscenici internazionali, i musicisti di Avos Project, la scuola di perfezionamento musicale che organizza il Festival, il Maestro Carlo Rizzari, il pianista Massimo Spada, che è anche Direttore Artistico del Festival, Sylvia Schwart e diverse prime parti dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
Il concerto d’apertura di questa terza edizione è lunedì 12 giugno alle ore 18.30 presso la Chiesa di Santa Maria Assunta di Bassano Romano dove l’ensemble composto da Mirei Yamada, Sofia Bandini, Riccardo Savinelli, Diego Romano e Sara Gentile si confronterà con Schubert attraverso il Quintetto d’archi Op. Post. 163 D. 956.
Spazio anche per la beneficenza nel concerto di sabato 17 giugno alle ore 19.30, organizzato in collaborazione con ALBA Onlus, associazione di volontariato che dal 2008 agisce a sostegno delle categorie più svantaggiate della comunità, supporta i progetti oncologici e offre borse di studio in nome di Loredana Battaglia. Il ricavato del concerto verrà devoluto al progetto “Adotta una stanza” nella grande Casa di Peter Pan di Roma, la struttura che ospita i piccoli malati di tumore e le proprie famiglie provenienti da tutta Italia e con cui ALBA collabora ormai da tempo.
«Sono davvero onorata di poter contribuire anche quest’anno con la mia musica al supporto di un’associazione come Alba onlus, per una causa che mi è molto a cuore» sottolinea Beatrice Rana. «La musica può davvero fare la differenza per molte persone e non solo nel momento dell’ascolto. Ciò che rimane può e deve risuonare a lungo».
“Quest’anno nella programmazione abbiamo voluto concentrarci sulla musica viennese; abbiamo immaginato un grande crescendo, che parta dal Quintetto per archi di Schubert alla Quarta Sinfonia di Mahler. Nel percorso incontreremo la musica ironica di Haydn, gli spasmi tardoromantici di Schönberg, l’entusiasmo giovanile di Korngold e le armonie autunnali di Brahms” le parole di Massimo Spada (co-direttore artistico del Festival). “Un ringraziamento speciale va ai tanti artisti come Beatrice Rana, Carlo Rizzari, Sylvia Schwartz, il Sestetto Stradivari, tutti i docenti dell’Accademia musicale Avos Project con i suoi migliori allievi: anche quest’anno ci hanno dato fiducia e nella cornice naturale dell’Azienda Agricola Spada, con un entusiasmo che non finisce mai di stupire, si sono riuniti in questa avventura musicale”.
