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29° FESTIVAL MILANO MUSICA, CAMINANTES. PERCORSI DI MUSICA D’OGGI

Tempo di lettura: 3 minuti

«È il mare sul quale si va inventando, scoprendo la rotta»: Luigi Nono commenta così, in occasione di un’intervista con Enzo Restagno nel 1987, il motto «Caminantes, no hay caminos, hay que caminar» (Viandanti, non ci sono vie, si deve camminare) scritto sul muro di un chiostro di Toledo e tratto dalla poesia di Antonio Machado. Il rifiuto della strada segnata e l’incessante ricerca di nuovi percorsi hanno accompagnato sin dall’inizio la personalità artistica di Nono, che ha scelto il testo di Machado come titolo per la sua penultima pagina sinfonica. 

Il 29° Festival Milano Musica, realizzato in collaborazione con il Teatro alla Scala, risponde alla necessità di farci noi stessi “Caminantes”, seguendo l’esortazione all’apertura, all’ascolto, al rischio, alla ricerca di nuove vie. Saranno concerti sinfonici e cameristici musica elettronica teatro musicale.

Con cinque commissioni e due co-commissioni internazionali, dal 15 ottobre al 23 novembre, la programmazione presenta complessivamente tredici prime esecuzioni assolute e tre prime esecuzioni in Italia dei lavori di esploratori dei mondi sonori del nostro tempo quali Claudio Ambrosini, Georges Aperghis, Franco Donatoni, Francesco Filidei, Giacomo Manzoni, Yan Maresz, Marco Momi, Giorgio Netti, Salvatore Sciarrino, Marco Stroppa e Francesca Verunelli, e dei più giovani Simone Cardini, Andrea Mattera, Luca Ricci, Daria Scia, Mateo Servián Sforza.

Si avvicinano gli enigmi della creazione attraverso un dialogo aperto con i compositori ospiti del Festival, approfondito in occasione della tavola rotonda “Creazione artistica come bene pubblico e necessità sociale”, organizzata nel Ridotto del Palchi “Arturo Toscanini” del Teatro alla Scala, in collaborazione con la Fondazione Claudio Abbado. 

Dal Teatro alla Scala al Pirelli HangarBicocca, da Palazzo Reale a Santeria Toscana 31, attraverso sedi classiche e teatri importanti, luoghi di interesse artistico e spazi non convenzionali, il Festival crea esperienze di ascolto forti, nei luoghi più adatti e nelle migliori situazioni acustiche. 

Alle nuove composizioni si affiancano lavori di Luigi Nono: “La lontananza nostalgica, utopica, futura”. “Madrigale a più caminantes per violino ed elettronica”, interpretato da Francesco D’Orazio e Alvise Vidolin, è in programma per l’anteprima aperta alla città nella Chiesa di San Fedele; “Fragmente-Stille, an Diotima” è interpretato dal Quatuor Diotima, legato alla musica di Nono fin dalla scelta del proprio nome, accanto alla prima esecuzione italiana di “Flowers#3 (dripping)” di Francesca Verunelli. Il legame tra Nono e Andrej Tarkovskij, ricordato dal compositore in “2°) No hay Caminos, hay que caminar… Andrej Tarkowskij”, illumina la proiezione cinematografica di “Stalker”, all’Auditorium San Fedele.

Nell’inaugurazione in Pirelli HangarBicocca, si alternano sotto I Sette Palazzi Celesti un trio di percussioni, ZAUM_ percussion, artists in residence 2018/2021, per la prima assoluta dei brani con elettronica di Claudio Ambrosini e di Marco Momi, e un trio di pianoforti, per lavori recenti dello stesso Ambrosini e di Adriano Guarnieri. 
La programmazione è scandita dagli appuntamenti al Teatro alla Scala: Mariangela Vacatello è interprete di un recital pianistico con i nuovi lavori di Georges Aperghis, Yan Maresz e Marco Stroppa; l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, per la quarta volta ospite del Festival al Teatro alla Scala, è diretta da Tito Ceccherini per la prima esecuzione assoluta di “Tre quadri”, concerto per pianoforte e orchestra di Francesco Filidei, solista Maurizio Baglini.

Il pianista Ciro Longobardi affronta in un ciclo di tre concerti il monumentale “Catalogue d’oiseaux” di Olivier Messiaen mentre il flautista Matteo Cesari e l’Ensemble Suono Giallo sono protagonisti del concerto monografico dedicato a Salvatore Sciarrino a Palazzo Reale. Torna al Festival mdi ensemble, artists in residence dal 2012 al 2017, per la prima esecuzione assoluta di un nuovo brano di Giacomo Manzoni. 

Per la nuova edizione di Teatro della Voce, workshop a cura di Laura Catrani, i giovani compositori e interpreti del Conservatorio G. Verdi di Milano presentano cinque lavori in prima esecuzione assoluta.

Al centro del Festival, il recital solistico di Maurizio Pollini, straordinario interprete e dedicatario di “…sofferte onde serene..” per pianoforte e nastro magnetico di Nono.

Alcuni concerti sono registrati e trasmessi in diretta o in differita da RAI Radio 3.

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