Connect with us

Cosa stai cercando?

Cinema, Multidisciplinare

CINEMA IN CERCA DI NUOVE ISPIRAZIONI, IL RESOCONTO DEL TALK

Tempo di lettura: 6 minuti

La pandemia Covid-19 ha portato alla chiusura delle sale cinematografiche e alla cancellazione di festival e mercati in tutto il mondo, mentre la produzione di film e serie è proseguita con maggiorazione di costi e gravi difficoltà di gestione, lo spettacolo dal vivo è stato del tutto interrotto. L’impatto sull’economia e sull’occupazione del settore in Italia ed in Europa è stato gravissimo ed ha interessato l’intera filiera ma allo stesso tempo il consumo di cinema e audiovisivo durante il susseguirsi di lockdown è cresciuto esponenzialmente con l’utilizzo delle piattaforme streaming diffondendo una nuova modalità di fruizione del prodotto cinematografico e audiovisivo, consolidando una predominanza americana sul canale distributivo. Si pone quindi la questione sulla resilienza della diversità culturale del prodotto cine-audiovisivo europeo quanto dell’esperienza della sala cinematografica e dello spettacolo dal vivo

L’industria cinematografica è fragile, con un tasso di crescita relativamente basso. Secondo un rapporto europeo dell’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo il settore è diminuito in dieci anni in termini reali dello 0.2%. Il settore del video on demand è invece cresciuto dell’83% nel 2018 con più di 100 milioni di abbonati – ha spiegato Valerio Caruso, direttore di cineuropa.org e moderatore del dibattito – Il consumo audiovisivo sta rapidamente migrando dalla televisione lineare a un modello di consumo definito “sempre, ovunque e su qualunque terminale”. Le serie televisive sono al centro di una battaglia per conservare il pubblico, quindi ottengono più rispetto ai film risorse film. Le serie coprodotte in Europa sono raddoppiate negli ultimi due anni. Il 2019 è stato un anno relativamente buono sia per esercizio che per la distribuzione, con un aumento degli incassi a livello europeo del +6,3%, ossia 7.2 miliardi euro. Da questo 2020 orrendo ne esce vincitore il settore on demand.

Indubbiamente il ministero ha fatto ciò che doveva fare. Io oggi però esprimo una forte preoccupazione di fronte a dei dati di straordinaria gravità, che vedono che la spesa pro capite per l’acquisto dei biglietti dello spettacolo è diminuita del 50% in 10 mesi – ha sottolineato Carlo Fontana, presidente AGIS  – Continuando con la dicotomia sale aperte e sale chiuse si arriva a smarrire il rapporto con il pubblico. Io sostengo che sia necessaria una strategia per lo spettacolo in tema di riaperture. Sono state fatte molte proposte intelligenti che dovrebbero essere prese maggiormente in considerazione, come ad esempio la fiscalizzazione dei costi dello spettacolo. Il processo del riavvio sarà molto difficile e molto complicato, è giusto che il mondo dello spettacolo sappia in che direzione il governo intende muoversi e quale strategia abbia. Vorrei infine ricordare con forza quanto scritto da Paolo Mereghetti sul Corriere della Sera qualche giorno fa, che ha espresso con chiarezza la pericolosità della sordità della cultura da parte della politica, presentando l’esempio della Germania di Weimar e nazista. Il governo si dia quindi una strategia per la riapertura, quando essa avverrà. Si sta però perdendo il rapporto col pubblico. C’è una sempre maggiore desuetudine a frequentare i luoghi dello spettacolo, i cui fruitori non sono giovani. Dobbiamo intercettare un nuovo pubblico, nuovi strumenti, nuovi stimoli, nuove incentivazioni, ragionare su nuovi linguaggi e nuovi prodotti. Non credo, dico dispiacendomi, che un domani, riaperta una sala teatrale o cinematografica, il pubblico vi entrerà a frotte. Deve essere fatto un percorso, e credo che questo percorso debba essere indicato dal nostro ministero.

Carlo Fontana

La produzione seriale così come quella cinematografica, nonostante l’interruzione da febbraio fino a luglio 2020, ha ripreso con grandissima intensità grazie al coraggio dei produttori e dipendenti e grazie alle iniziative del Mibact – ha detto Giancarlo Leone, presidente APA  – C’è una prospettiva elevatissima in termini di valori della produzione per il 2021, sperando non ci siano ulteriori crisi. C’è un rafforzamento delle produzioni indipendenti e del rapporto delle opere da loro prodotte nel mercato estero. Si è quintuplicato l’interesse internazionale per le produzioni in Italia. Sono inoltre contento che si aggiungano le piattaforme on demand alle emittenze commerciali e al servizio pubblico, esse comportano più ritmo produttivo e possibilità di creazione. Non c’è pericolo di colonizzazione da parte delle piattaforme streaming se queste collaboreranno con le produzioni indipendenti, senza sostituirsi a loro. Se ci sarà un processo virtuoso delle produzioni indipendenti nell’on demand sarà un vantaggio per tutti.

Giancarlo Leone

Il prodotto di qualità non solo continuerà a esistere, diventerà anche più importante con la fondazione di un mercato spezzato tra multiplex e cinema di città– ha detto Luigi Lonigro, presidente distributori ANICA – Le sale cittadine cercano un pubblico diverso dal multiplex e quindi darà spazi più larghi alla qualità. Gli spazi ci saranno per tutti  Il dovere dei presidenti di associazioni è mantenere i motori accesi, moltissimi film italiani sono pronti ma aspettano la sala. L’Italia è il paese che più è cresciuto su quota di mercato in tutta Europa per tutto il 2019, le speranze sono alte. Il cinema di sala è vivo, noi ci faremo trovare pronti.

Luigi Lonigro

Voglio dare un messaggio appassionato che nasce dalla necessità che un rappresentante di 4000 schermi sul territorio deve dare: non ci dobbiamo dimenticare e dobbiamo fare tesoro del 2019, venivamo da un periodo difficile e l’abbiamo superato nonostante già ci fossero le piattaforme e altre fruizioni. Dobbiamo ripartire da questo. Il momento presente – ha spiegato Mario Lorini, Presidente ANEC  – è unico nel suo genere, tutti aspettiamo risultati per questo 2021. Sul ruolo della sala ci sono state forti testimonianze a favore, come i produttori che attendono la riapertura dei cinema per far uscire i loro film. La nostra campagna mozionale ha ottenuto milioni di visualizzazioni rispetto a un messaggio che voleva dire “torneremo, solo al cinema”. La sala può puntare a un ruolo esclusivo, l’esperienza condivisa può affrontare, con la resilienza, il futuro. I nostri atteggiamenti nei confronti delle altre modalità di guardare film devono essere attenti e lungimiranti, senza ottusità. Questo sistema nel 2019 ha visto un record incredibile, le sfide lungimiranti dovrebbero ripartire dalle eccellenze in campo tecnologico.

Mario Lorini

Un aiuto al settore possono darlo le Film Commission. Durante la pandemia queste hanno aiutato con la loro capillarità e la loro capacità di lavorare in maniera unità e sinergica, oltre ai fondi che ricevono e la loro abilità nel raggiungere anche aree non metropolitane, facendo da stimolo e traino – ha detto Cristina Priarone, presidente della Roma Lazio Film Commission e vicepresidente di cineuropa.org– Le Film Commission fanno da traino di attività: tante iniziative culturali si sono reinventate online foraggiate dalle Film Commission. Avendo delle responsabilità con un grosso lavoro di network, le Film Commission sono molto in contatto tra loro, confrontandosi molto su regole, possibilità, orizzonti. Attraverso il loro rapporto internazionale, esse possono aiutare a dare sostegno al settore cinematografico e lustro all’Italia.

Cristina Priarone

I festival hanno avuto una reazione incredibile quest’anno. Andare online è stata una scelta obbligata ma è stata una scelta che ha portato conseguenze negative – ha spiegato Chiara Valenti Omero, presidente della AFIC – come la perdita del rapporto con pubblico o l’applauso alla fine della proiezione, ma anche positive guadagnando in termini di visibilità, a volte decuplicando il pubblico. Siamo stati capaci di creare un pubblico diverso, grazie anche al fatto che i festival tra loro si sono coesi e uniti; e ciò è una bella cosa. L’obiettivo che ci poniamo è cercare di mantenere i successi ottenuti, coltivando il pubblico e spostandolo dall’online alle sale senza disperderlo.

Chiara Valenti Omero

Guardando i numeri di progetti sostenuti nel 2020 si registra un incremento di due progetti rispetto al 2019. È però difficile capire cosa avverrà in futuro, bisogna però distinguere tra film d’autore e film commerciali – ha detto Roberto Olla, presidente del fondo Eurimages – I film d’autore, da noi sostenuti, sono finanziati quasi totalmente da aiuti pubblici, questi ultimi ci sono stati tutti nel 2020, a volte con incrementi. I film finanziati coi soldi pubblici si faranno anche nel 2021, magari con maggiori condizioni. La parte dell’intervento del mercato è più dubbiosa: le televisioni e i produttori saranno più cauti nel prendere rischi. La pandemia ha limitato la capacità di intervento dei privati, gli aiuti pubblici compenseranno la mancanza di vivacità del mercato? Sicuramente serve cooperazione internazionale, i governi dovranno essere più flessibili o le cooperazioni si faranno con più difficoltà.

Roberto Olla

Scritto da

Pisano di nascita e romano d'adozione. Da diversi anni ho sviluppato una grande passione per i film, il cinema e tutto ciò che si lega a esso, dalle origini con Méliès, all'Espressionismo tedesco, fino alla contemporaneità.

Clicca per commentare

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Potrebbe interessarti

Anec, Cinema

Dal 20 febbraio al 5 marzo una campagna promossa dalla LICE, Fondazione LICE e ANEC per sensibilizzare i ragazzi sul tema dell’Epilessia

Anec, Cinema

«Siamo e rimaniamo la forma di spettacolo più popolare e inclusiva e ci auguriamo di tornare a investire nelle sale incrementando comfort, tecnologia e...

Anec, Cinema

Nel 2023 al box office italiano si sono incassati 495.6 milioni di euro per un numero di presenze in sala, pari a 70.6 milioni...

Anec, Cinema

Nella serata di giovedì 30 novembre nell’ambito della 46a edizione delle Giornate Professionali di Cinema – Enforcement, all’interno dell’accogliente e ampia Sala delle Sirene dell’Hotel Hilton di...

Copyright © 2022 Le foto presenti su Notizie di Spettacolo sono state in larga parte prese da Internet e quindi valutate di pubblico dominio. L'editore è a disposizione per la eventuale rimozione di foto coperte da copyright. Il periodico on line “Notizie di Spettacolo” è stato registrato presso il registro dell'Ufficio Stampa con il numero 66/2022 con firma del decreto del Presidente di Sezione del 10 maggio 2022.