Da Giovedì 16 a Domenica 19 Dicembre 2021
CIRCO KAFKA
CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI
Dopo Il Caso W. in cui ha riscritto il Woyzeck di Georg Büchner, TPE produce anche il nuovo lavoro firmato da Claudio Morganti. Il «grande irregolare» del teatro italiano questa volta decostruisce e ricompone un altro testo capitale della letteratura occidentale, sinistramente profetico delle pagine più buie del Novecento e diventato archetipo universale della nostra condizione umana: Il processo di Franz Kafka. Josef K. viene arrestato da due agenti del tribunale, condannato e giustiziato senza essere informato in merito alla natura delle accuse a suo carico e senza alcun riferimento per attuare una vera difesa.
La restituzione scenica del testo di Kafka qui è senza parole. Una finissima partitura di piccole farse ed episodi fatta solo di gesti, suoni, rumori e oggetti attraverso una mimica semplice e poetica, sempre in bilico tra una trasognata levità e l’inquietante ineluttabilità dell’insensata storia raccontata. Lo spazio scenico è un surrogato di circo, costruito artigianalmente da Roberto Abbiati e da Morganti pezzo per pezzo, utilizzando oggetti e materiali di recupero. Uno spettacolo di puro lirismo «artigiano», per riflettere sulla giustizia e per ridere compassionevolmente sul senso di un processo ingiusto che riguarda tutti.
Da Venerdì 17 a Domenica 19 Dicembre 2021
TEATRO ASTRA
ALDA MERINI Una storia diversa
Ivana Ferri nel 2002 aveva dedicato ad Alda Merini lo spettacolo Una sottile linea d’ombra. In quell’occasione la poetessa milanese era stata ospite a Torino al Tangram Teatro, dove aveva festeggiato i suoi 71 anni incontrando il pubblico e parlando a ruota libera della poesia, di sé stessa, del manicomio che portava come una cicatrice indelebile sulla pelle. Alda Merini scompare nel 2009. A distanza di anni e con la tenerezza di un’assenza, Ivana Ferri ha ora chiamato Lucilla Giagnoni a interpretare un percorso articolato tra le liriche e i racconti di vita scritti da Alda Merini in epoche e situazioni diverse. Una storia diversa è un percorso parallelo di vita dove si incontrano e si confondono ricordi, sensazioni, speranze e dolori. Rivivono gli amori, il terribile vuoto dell’abbandono, i figli lontani; e poi il manicomio, il farmaco, e tutto si allontana, tutto diviene senza ritorno. E la poesia diventa forza, diventa reazione e via di fuga. Una serata per ricordare lei e anche per richiamare anche, ancora una volta, l’attenzione su quella pagina nera che è stato il sistema manicomiale italiano fino a fine anni ’70.