La Fice presenta la nona edizione di
“Estate d’Autore. Prime visioni al cinema”:
lungometraggi e documentari per rilanciare il cinema di qualità
“Estate d’Autore. Prime visioni al cinema” è l’iniziativa della Fice – Federazione italiana cinema d’essai che promuove l’offerta di qualità italiana ed europea nel periodo estivo: 12 i titoli, tra quelli in uscita nei mesi estivi, ai quali la Fice assicurerà ampia diffusione e promozione negli oltre 400 schermi associati.
L’obiettivo è garantire una adeguata presenza in sala nei mesi estivi e offrire al pubblico una programmazione all’altezza, in una fase del mercato cinematografico particolarmente delicata.
I film selezionati (in ordine di uscita)
- La doppia vita di Madeleine Collins di Antoine Barraud con Virginie Efira e Bruno Salomone;
- Lo chiamavano Trinità (edizione restaurata) di E.B. Clucher con Bud Spencer e Terence Hill;
- I tuttofare di Neus Ballus con Mohamed Mellali e Valero Escolar;
- Alla vita di Stephen Freiss con Riccardo Scamarcio;
- Amanti di Nicole Garcia con Stacy Martin;
- Il paradiso del pavone di Laura Bispuri con Dominique Sanda e Alba Rohrwacher;
- Elvis di Baz Luhrmann con Austin Butler e Tom Hanks;
- Casablanca beats di Nabil Ayouch con Anas Basbousi e Ismail Adouab;
- I giovani amanti di Carine Tardieu con Fanny Ardant e Melvil Poupaud;
- Secret Love di Eva Husson con Odessa Young e Colin Firth;
- Rimini di Ulrich Seidl con Michael Thomas e Hans Michael Rehberg;
- 200 metri di Ameen Nayfeh con Ali Suleiman e Anna Unterberger.

L’iniziativa è stata presentata il 10 giugno nel corso di una conferenza stampa condotta dal presidente Fice Domenico Dinoia, affiancato dalla vicepresidente Giuliana Fantoni, svoltasi a Roma presso la Casa del Cinema.
Documentari
Oltre ai lungometraggi citati, la Fice segnala inoltre alcuni documentari di qualità in uscita nel periodo estivo:
- Los Zuluagas di Flavia Montini;
- Jane par Charlotte di Charlotte Gainsbourg;
- The Princess di Ed Perkins;
- Corpo a corpo di Maria Iovine;
- Revolution of our time di Kiwi Chow e All the street are silent di Jeremy Elkin.

All’evento hanno preso parte autori e distributori dei film selezionati e rappresentanti di tutte le categorie del cinema: un’occasione per riflettere sulle iniziative più idonee da intraprendere per continuare a garantire indipendenza, diversità, autorialità e visibilità al cinema d’autore.
“Ci troviamo in un momento in cui raccogliamo parole di vicinanza e solidarietà alle sale cinematografiche, che stentano ad uscire dalle difficoltà causate da due lunghi anni di pandemia, con misure rigide e prolungate di contenimento da un lato, dall’altro l’esplosione del consumo domestico di cinema. Tuttavia, si stentano a riconoscere politiche rivolte ad assicurare al mercato sala, in particolare al cinema d’autore, visibilità, promozione, spazi vitali nei confronti di realtà ben più potenti economicamente: mai come adesso occorre unire le forze per uscire da un impasse che rischia di diventare fatale per troppe imprese, dell’esercizio come della distribuzione”.
Domenico Dinoia – presidente Fice

