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“Io sono Te”, il progetto che unisce Teatro e Didattica

Tempo di lettura: 3 minuti

Inclusione e valorizzazione delle diversità: sono questi i due i fili che intrecciano la trama del progetto “Io sono te – metodologia per un teatro di tutti”, nato dalla collaborazione tra INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e A.R.T.I.(Associazione delle Reti Teatrali Italiane).

Un corso di formazione rivolto agli educatori dei servizi per l’infanzia, ma anche insegnanti, dirigenti scolastici e artisti che operano in tutto il Paese.

Giunto al suo terzo anno, l’edizione di quest’anno raggruppa 12 Circuiti Teatrali Regionali, aderenti a Federvivo: AMAT- Associazione Marchigiana Attività Teatrali, ARTEVEN Associazione Regionale per la promozione e per la diffusione del teatro e della cultura nella comunità venete, Ass.ne C.T.R.C. Teatro Pubblico Campano, ATER Fondazione, Circuito CLAPS, Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia, Fondazione Piemonte dal Vivo, ACS Abruzzo Molise Circuito Spettacolo, Coordinamento Teatrale Trentino, ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio e  Fondazione Toscana Spettacolo onlus, in qualità di capofila del progetto.

«La felice collaborazione tra INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) e ARTI (Associazione delle Reti Teatrali Italiane), con il prezioso lavoro di coordinamento del nostro associato Fondazione Toscana Spettacolo, ci riempie realmente di soddisfazione e orgoglio – ha detto Gilberto Santini, presidente di ARTI –. Una bellissima sinergia arrivata oggi al suo terzo anno di vita, che ci consente come ARTI di affrontare alcuni degli aspetti che più ci stanno a cuore, a partire dalla sensibilizzazione all’importanza del teatro nella crescita formativa dei più giovani e di chi se ne occupa in prima linea, agevolando la percezione del teatro quale insostituibile compagno di viaggio, a cui docenti ed educatori possono rivolgersi per superare barriere e pregiudizi. La crescita esponenziale del numero di iscritti al corso di formazione, nato anche da un ascolto dei docenti e delle loro esigenze, dimostra che siamo sulla strada giusta, nella stretta condivisione di percorsi che vedono il teatro occupare un ruolo sempre più centrale nella società e nella vita delle persone.  Questo progetto è la testimonianza più luminosa di come la prospettiva di rete nazionale – motivo stesso d’esistenza di ARTI – sia vincente: i circuiti regionali salvaguardano la propria specificità territoriale e nello stesso tempo consentono all’intero Paese di fare un bel passo avanti nella consapevolezza e nella responsabilità che le arti della scena hanno nella crescita culturale e sociale».

Positiva anche la risposta degli interessati al progetto, che quest’anno conta 3192 partecipanti. Più di 900 utenti rispetto a quelli della scorsa edizione. Un segno dell’attenzione che sempre più persone stanno rivolgendo al ruolo della formazione come ponte d’unione tra il teatro e le scuole. Ma non solo. Punto centrale del corso è anche quello di fornire ai docenti e agli artisti saperi e strumenti in grado di incrementare la promozione dell’inclusione all’interno dei contesti scolastici e di spettacolo.

«Il grande successo di partecipazione da parte di docenti, educatori e artisti da tutta l’Italia – osserva la direttrice della Fondazione Toscana Spettacolo onlus, Patrizia Coletta – conferma la necessità di questo progetto, giunto nel 2024 alla terza edizione. Il corso di formazione, pensato per avvicinare in maniera efficace scuola e teatro, favorendo uno scambio reciproco tra due mondi che hanno naturali connessioni, quest’anno si concentra sul teatro come strumento di inclusione e superamento delle diversità. L’interesse dimostrato da parte dei docenti rende merito al progetto messo in campo, con i partecipanti che, dai 1.916 registrati nella prima edizione, hanno raggiunto un totale di 3.192 nel 2024. Si tratta di un esito prezioso, frutto di un lavoro di squadra, generato dalla collaborazione tra Indire e ARTI e dall’impegno di 12 Circuiti Regionali associati in ambito Agis che credono fermamente nella diffusione strutturale della cultura del teatro nelle scuole. Le discipline dello spettacolo sono uno straordinario strumento educativo ed è importante metterle a disposizione della scuola, per aiutarla a fronteggiare le troppe emergenze sociali che vi si depositano. L’urgenza su cui poggia il progetto non è solo quella di creare futuri spettatori, ma futuri cittadini in grado di abitare il mondo con intelligenza e sensibilità».

Sono sette i moduli online in programma per questa prima parte del corso, cominciato lo scorso 12 febbraio e in programma fino al prossimo 27 marzo, dedicato interamente all’esplorazione dei molti modi di intendere e fare teatro a scuola.

La seconda parte del corso si svolgerà invece dal vivo nelle sale dei teatri che in tutta Italia hanno aderito al progetto.

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