Il grande ottimismo respirato durante la 46 edizione delle Giornate Professionali di Sorrento (28 novembre – 1° dicembre 2023) per il ritorno del pubblico nelle sale cinematografiche sembra essere frutto di un’estate ai massimi livelli – un’estate che si ricorderà come l’estate del fenomeno Barbenheimer – e di un autunno altrettanto entusiasmante, grazie anche a titoli tutti italiani tra cui Io Capitano, Comandante e C’è ancora domani con una Paola Cortellesi al massimo della forma.
Ma è davvero tutto dovuto solo ai numeri del box office degli ultimi mesi o c’è dell’altro? Nei vari appuntamenti di confronto che si sono avuti all’Hilton Hotel di Sorrento durante le Giornate, un fattore comune ha primeggiato su tutti: la volontà, da parte di tutta la filiera, di unire le forze e muoversi in maniera compatta. Perché dal 2020 (anno zero della pandemia) in poi, la traversata è stata difficilissima ma non inutile, anzi. È stato proprio durante il periodo in cui si è temuto la morte delle sale cinematografiche che si sono maturate riflessioni d’oro per il cinema e l’esercizio italiano.
Ad esempio durante il convegno “Dialoghi nella filiera: alcuni miti da sfatare” (moderato da Simone Gialdini, Direttore Generale ANEC, e Francesca Medolago Albani, Segretaria generale ANICA, con Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico Accademia del Cinema Italiano – Premi David Donatello, Benedetto Habib, Presidente Unione Produttori ANICA, Luigi Lonigro, Presidente Unione Editori e Distributori ANICA, Mario Lorini, Presidente ANEC, e in collegamento da Roma Nicola Borrelli, Direttore generale Cinema e audiovisivo) protagonista è stata la forza di coesione di tutti gli anelli della filiera cinematografica con la volontà di puntare al consolidamento dei risultati. In primis con le campagne di promozione per le sale come la riuscitissima Cinema Revolution (che si è svolta dall’11 giugno al 21 settembre e che si ripeterà nell’estate del 2024 con l’obiettivo di renderla strutturale) in grado di dimostrare che il fattore estivo non è più il tallone d’Achille in Italia.
I cinema sono aperti, i cinema fanno cassa perché ci sono film, non solo blockbuster internazionali ma anche buoni prodotti italiani, che meritano di essere visti al cinema. Poi con “La Rivoluzione continua” la versione autunno/inverno sostenuta sempre dal MIC, dal 7 dicembre al 1° gennaio 2024.
E infine con l’uso sempre più costante e consapevole di adv movie con i social network, ormai sdoganati a pieni voti per il loro potenziale attrattivo. Basti pensare a Tik Tok: sono circa 20 milioni gli utenti in Italia, il 65% interessato a vedere contenuti sul social rientra nel cluster degli over 35 e una persona su due, dopo aver visto un contenuto, genera un’azione (tra i punti focus del convegno “La filiera e le sfide dell’esercizio” moderato da Simone Gialdini, Direttore Generale ANEC, con Giuseppe Suma, Head of Media Entertainment Tik Tok Italia, Marco Gisotti, Direttore Premio Green Drop Award, Sonia Ragone, Industry Relations & Research Manager UNIC, Anita di Marcoberardino, LED – Leader Esercenti Donne, Bruno Zambardino, DGCA MIC, Giulia Serinelli, Segreteria Tecnica Piano Cinema).
Altro elemento che ha delineato la più volte citata risurrezione delle sale è stata una maggiore attenzione verso il pubblico. Attenzione derivante da un percorso di analisi dei profili dei propri spettatori fatti da più esercenti come è stato raccontato durante il convegno di apertura delle Giornate “New Esperience in sala” (moderato da Paolo Sinopoli, responsabile Box Office, con Giuliana Fantoni, titolare Cinema Edera, Andrea Stratta, AD Notorius cinema, Alessandro Rossi del Circuito Movie Planet, Simone Gialdini Direttore Generale ANEC) che ha visto a confronto uno spaccato abbastanza ampio del cinema theatrical in Italia. In ogni caso che si parli di un prodotto di qualità, di sala di qualità (sala green e con tutti i comfort), o di servizi di qualità (qualche coccola in più al cliente) il punto finale è sempre uno: far sì che lo spettatore possa vivere un’esperienza magica che vale anche, anzi soprattutto, la pena ripetere.
Indubbiamente questa fase, rosea, è pur sempre iniziale e quindi non bisogna cullarsi. Tra le azioni messe sul tavolo l’attenzione alla formazione (“La filiera e le sfide dell’esercizio”) con il programma Cinema per la scuola (partito lo scorso anno con grande successo) che attraverso bandi indirizzati alle scuole, agli enti e anche agli esercenti, si pone come obiettivo educare alle immagini i bambini fin dalla scuola primaria così da renderli spettatori appassionati del cinema in sala, nel futuro.
Anche perché, ormai è assodato, ci sono film che sono per le sale e altri che sono per le OTT. E questo lo ha capito da una parte lo spettatore proprio con la pandemia avendo quale unico canale di visione la piattaforma (e qui si ritorna al convegno “… alcuni miti da sfatare). E dall’altra il settore produttivo che ha compreso di dover alzare l’asticella in quanto sempre lo spettatore, prestando una maggiore attenzione ai film in sala, chiede prodotti cinematografici con standard qualitativi alti, con sceneggiature importanti, con storie che vale la pena vivere nel mondo magico della sala cinematografica.
Alla fine dei giochi, dunque, si è delineato un modo di raccontare il cinema, oggi, che non è nostalgia ma ricerca di valori. Tanto che, da un certo momento in poi, è diminuito anche il timore di una cannibalizzazione della sale a favore delle piattaforme. E, al di là della questione dei tempi ridotti tra una finestra e l’altra (la qual cosa si dovrà comunque regolamentare) la novità è che gli esercenti, prestando maggiore attenzione allo spettatore e al prodotto, stanno sviluppando una grande capacità nel riconoscere i gusti del proprio pubblico. Cui si aggiunge, the last but not the least, come altro falso mito da sfatare la non partecipazione degli attori alla promozione del film. Non è più così e le tante prime, nelle grandi città come nei piccoli centri urbani, lo dimostrano e continueranno a farlo. Per quanti backstage possa offrire una OTT tra i suoi contenuti è pur sempre la sala che vive e si veste di evento live vero, caldo, attrattivo.