Sono tre le pellicole italiane presenti in concorso alla 76esima edizione del Festival di Cannes che andrà in scena dal 16 al 27 maggio.
Sono “Sol dell’avvenire” di Nanni Moretti, “La Chimera” di Alice Rohrwacher e “Rapito” di Marco Bellocchio. Non accadeva dal 2001 che l’Italia portasse tre film alla prestigiosa rassegna francese del cinema. A darne notizia sono stati la presidente Iris Knobloch e il Delegato Generale Thierry Frémaux durante la conferenza stampa avvenuta il 13 aprile 2023 a Parigi.
Per Nanni Moretti è la nona presenza a Cannes ed è a lui che appartiene l’ultima Palma d’oro vinta dall’Italia. Era il 2001 e Moretti alzava l’ambito premio per il film “La stanza del figlio”. Quest’anno tenterà di riportare la Palma d’oro in Italia con “Sol levante”, film che uscirà nelle sale cinematografiche il 20 aprile e che vede lo stesso Moretti interpretare un regista che deve girare un film ambientato tra gli anni Cinquanta e Settanta in un circo.
Alice Rohrwacher aveva già vinto a Cannes nel 2018 per la categoria migliore sceneggiatura con il film “Lazzaro”. Ora, dopo cinque anni, torna nella città costiera francese per aggiudicarsi il premio più prestigioso della rassegna. La chimera racconta la storia di una di un archeologo coinvolto in una rete internazionale di manufatti etruschi rubati negli anni ’80.
Marco Bellocchio tenterà di soffiare la Palma d’Oro ai suoi colleghi con “Rapito”, la pellicola che racconta la storia di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel lontano 1858 fu allontanato dalla sua famiglia per essere allevato da cattolico, sotto la custodia di Papa Pio IX. Il film sarà disponibile nelle sale dal 25 maggio.
I tre registi italiani dovranno però vedersela con altri 16 artisti provenienti da Tunisia, Stati Uniti, Brasile, Giappone, Germania, Cina, Turchia, Vietnam, Gran Bretagna, Francia, Austria, Vietnam e Finlandia.
L’importante presenza italiana alla manifestazione è però già un grande risultato e la Sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni ha così commentato: “Una notizia che non fa che confermare quanto sosteniamo da sempre con convinzione: al cinema italiano viene riconosciuta la sua qualità e la bravura delle sue maestranze, e non solo. Un settore su cui il Ministero investirà sempre più fondi e attenzione proprio per la sua centralità anche internazionale e in quanto motore culturale ed economico del Paese”.