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epa09430527 Afghans struggle to reach the foreign forces to show their credentials to flee the country outside the Hamid Karzai International Airport, in Kabul, Afghanistan, 26 August 2021. At least 13 people including children were killed in a blast outside the airport on 26 August. The blast occurred outside the Abbey Gate and follows recent security warnings of attacks ahead of the 31 August deadline for US troops withdrawal. EPA/AKHTER GULFAM

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CRISI AFGHANISTAN: IL MONDO DELLA LIRICA IN DIFESA DELLA LIBERTA’ DI ESPRESSIONE E PRATICA MUSICALE

Tempo di lettura: 2 minuti

“Assistiamo con sconcerto e crescente preoccupazione a quanto sta accadendo in Afghanistan in questi giorni in cui un intero popolo viene privato delle libertà fondamentali e si afferma un regime totalitario che discrimina le donne e che, tra l’altro, ha già annunciato che saranno di nuovo vietati l’ascolto e la pratica della musica. Un divieto che riporta l’Afghanistan a un tempo che sembrava dimenticato in cui creatività ed arte erano considerate un pericolo e non un grande strumento di sviluppo, di crescita, di democrazia e di futuro”.

È quanto dichiarano, in una nota congiunta, Francesco Giambrone e Fulvio Macciardi, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’ANFOLS – Associazione Nazionale Fondazioni Lirico-Sinfoniche.

“Nell’esprimere ferma condanna per qualunque atto limiti le libertà di espressione dei popoli – continuano Giambrone e Macciardi -, facciamo appello alla comunità internazionale e auspichiamo azioni e interventi delle diplomazie affinché vengano garantiti al popolo afghano diritti e libertà fondamentali, compreso quello di espressione artistica, e la pratica della musica”.

“Nei prossimi giorni ci riuniremo in Assemblea per concordare  iniziative concrete da realizzare sia per esprimere solidarietà alle donne afghane sia per contribuire, con gli strumenti a nostra disposizione, alla conoscenza e alla promozione della musica afghana e della sua straordinaria tradizione. Ci sembra questa la maniera migliore per ribadire principi e valori per noi irrinunciabili.”

“Per questa ragione – conclude la nota – ci faremo promotori nei singoli teatri di iniziative e progetti dedicati alla musica afghana ed al ruolo delle donne afghane nella pratica e nell’educazione musicale affinché anche il nostro Paese possa contribuire alla conoscenza di quella grande tradizione musicale e affinché il silenzio imposto in quel Paese dal regime dei talebani non finisca per cancellare la memoria e la pratica di quella musica nel mondo”.

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