La sensibilità degli artisti non solo cerca di allietare l’ennesimo lockdown che ci vede privati dello spettacolo dal vivo e dei cinema, ma coinvolge l’opinione pubblica in un processo si riflessione mai banale. Se un anno fa sono stati i cittadini, dall’interno delle loro abitazioni e dai loro balconi, ad animare le giornate di attesa, oggi sono gli artisti che si cimentano.
“La stanza degli abbracci“, la campagna di comunicazione per la Vaccinazione anti Covid-19, è il titolo del primo di 4 spot, ideati e diretti da Giuseppe Tornatore, su richiesta del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid19, per la promozione nazionale della campagna di vaccinazione anti-covid appena partita.
Il premio Oscar ha accettato di contribuire “per il bene di tutti” alla lotta contro il virus mettendo a disposizione della comunità il proprio talento, da cineasta acclamato dal mondo intero.
“Le persone che sono ancora incerte, che dicono di non volersi sottoporre al vaccino, non vanno colpevolizzate ma comprese e aiutate“. È il concetto su cui il regista ha puntato gli spot per la campagna vaccinale contro il Covid.
Un’anziana madre e la figlia che si abbracciano nonostante il filtro di plastica che le divide. Lontano dalla dimensione didascalica, informativa e didattica, Tornatore ha voluto trasmettere una riflessione attraverso un clima emotivo. “Ho già girato tre soggetti, una trilogia. Uno è pronto, un secondo è in montaggio, il terzo seguirà. Poi forse ci sarà un quarto” ha dichiarato.
Nel primo corto andato in onda nei giorni scorso la madre domanda alla figlia se ha deciso di vaccinarsi, la donna risponde di avere molti dubbi. “I dubbi aiutano, devi volerti bene“, risponde l’anziana, mentre il vento solleva il telo di plastica. Un chiaro espediente che tende a far riflettere gli scettici sulla necessità di vaccinarsi, questo lo scopo di Arcuri, tenera e incisiva l’opera di Tornatore che ha chiamato Nicola Piovani a firmare la colonna sonora degli spot. “Viviamo una precarietà della sopravvivenza che dovrebbe far rivedere a tutti noi le gerarchie dei valori” aveva dichiarato il musicista premio Oscar dopo le dimissioni, colpito dal Covid nel mese di ottobre, annunciando di essere tornato al suo pianoforte a comporre nuova musica.