Non è una ripresa a senso unico quelle fotografata dall’ Osservatorio Inps sui lavoratori dello spettacolo per l’anno 2022. Tante, troppe forse, sono ancora le disuguaglianze a livello strutturale che restituiscono un quadro frastagliato e difforme nel mondo dello spettacolo. Le difformità maggiori che pesano di più sulla bilancia, soprattutto a livello salariale, rimangono quelle legate alla disparità di genere e a quelle territoriali.
Lavoratori e retribuzione media annuale
Nel 2022 l’ammontare della retribuzione media annuale per i lavoratori dello spettacolo ammonta a 11.239 euro, per un numero medio annuo di 96 giornate retribuite. Nello stesso anno si è registrato anche il numero medio annuo di lavoratori del comparto, pari a 161.791. La maggior parte di questi (84,9% – circa 137 mila persone) sono lavoratori dipendenti.
Il numero di lavoratori nell’anno ha fatto registrare nel 2022 un aumento di quasi 34.000 unità (+10,8%) rispetto al 2021, che si è accompagnato a incrementi sia del numero medio di giornate retribuite (+12,2%) che della retribuzione media nell’anno (+9,0%).
A livello di gruppo professionale si registra che le professioni con il maggior dinamismo sono state quelle dei gruppi “Ballo figurazione e moda” e “conduttori e animatori”, aumentate rispettivamente del 33,9% e del 29,9% tra il 2021 e il 2022. I gruppi invece ancora in contrazione sono stati quelli dei “Registi e sceneggiatori” (- 7,0%) e degli “Attori” (-2,4%). Quest’ultimo continua a essere il più numeroso con 90.517 occupati (26,1% del totale); al suo interno è di rilievo la quota della categoria “Generici e figuranti speciali” che nel 2022 ha contato 58.599 lavoratori (maggiormente concentrati nel Lazio con 45.550 lavoratori).
L’incidenza sul totale del Gruppo “Attori” risulta in lieve flessione (26,1% nel 2022, 29,6% nel 2021) e lo stesso si osserva per il Gruppo “Registi e sceneggiatori” (2,3% nel 2022, 2,8% nel 2021).
Differenze di genere e di età (e di retribuzione)
I lavoratori dello spettacolo sono in maggioranza maschi (57,8%) e giovani (33,8% la quota dei lavoratori fino a 29 anni). La variazione tra 2021 e 2022 è poco differenziata tra maschi (+11,3%) e femmine (+10,1%) mentre per le classi di età emerge il miglioramento della situazione per i giovani fino a 29 anni: nel 2022 aumentano infatti del 15,6% rispetto all’anno precedente.
La retribuzione media annua dei lavoratori dello spettacolo nel 2022, pari a 11.239 euro, risulta differenziata sia per età, sia per genere. In particolare, essa aumenta al crescere dell’età, ed è costantemente più alta per i maschi (12.237 euro contro 9.874 euro per le femmine). Il confronto con la retribuzione media del 2021 mostra un aumento del 9,0%, significativamente diversificato per età (nella classe fino a 29 anni la variazione risulta del 27,8% mentre nella classe 50 e oltre è del 4,7%).
Distribuzione per area geografica
Analizzando la distribuzione per area geografica, risulta che il 40,9% dei lavoratori dello spettacolo è impiegato nelle regioni del Centro; seguono il Nord-ovest con il 24,8%, Sud e Isole con il 16,8% e il Nord-est con il 16,6%.
Molto differenziati risultano i livelli retributivi tra le regioni: nel Nord-ovest i lavoratori nel 2022 hanno percepito il 33% in più (14.945 euro) rispetto al dato medio nazionale; nel Centro la retribuzione media risulta allineata con il dato nazionale mentre nelle altre aree le retribuzioni risultano decisamente inferiori.

