Uno dei suoi coloratissimi adesivi recita proprio così: “Lo conosci Massimo Sirelli?”. Il colore, appunto. Una delle priorità della sua vita, ma andiamo per ordine. Massimo è un artista calabrese, nasce a Catanzaro il 10 novembre del 1981 e fin da piccolo mostra grande passione per il mondo dell’arte. A rendere evidente questa sua prerogativa è la richiesta insolita al papà come regalo per il suo sesto compleanno. È l’anno di Street Fighter, Final Fantasy e Metal Gear, ma Massimo chiede un cavalletto per dipingere. Questa passione gliela trasmette proprio il padre che colleziona quadri ed è a sua volta un grande appassionato d’arte, soprattutto contemporanea. Massimo cresce, ma la perdita prematura del papà lo porta ad attraversare un momento buio. Sarà proprio il disegno a riportargli il sorriso. Ricomincia a disegnare durante le scuole medie quando si lascia trasportare dai graffiti artist. L’arte è il filo conduttore della sua vita, studia a Torino ed entra nel mondo della comunicazione, lavora in un’agenzia con ottimi risultati, ma non è abbastanza.
Sirelli sente che la sua vita in quel mondo è come intorpidita, non gli basta più. Abbandona la comunicazione perché, per quanto riveda in quello che fa un po’ della sua arte, non è mai completamente “libera”.
Intanto Massimo inizia ad entrare nelle case di tutti e quando nel 2013 lancia “Adotta un robot”, capisce che quei robot lo accompagneranno durante un bel pezzo di vita e ne saranno il simbolo. Questi robot orfani ritrovano amore, felicità e famiglia proprio attraverso l’assemblaggio di Massimo. Da Torino ritorna sempre in Calabria, terra che pensa di non ritrovare mai come prima. Invece sarà proprio la voglia di dar nuova linfa alla sua terra a portargli la maggior felicità e quella notorietà da artista pop. Nel 2014 per ridare nuovo lustro ad uno dei punti meno valorizzati di Catanzaro, Sirelli decide di colorare gli scogli artificiali di Catanzaro Lido. Quell’immagine fa il giro dei media italiani ed internazionali, diventando un biglietto da visita per Catanzaro e per Massimo. È un periodo di grande creatività per Massimo che, durante un viaggio da Torino a Catanzaro, incrocia un oggetto simbolo della sua generazione, il “Super Santos”. Massimo non vede l’ora di arrivare perchè sente l’esigenza di dipingerlo. Mette piede nella sua casa calabrese, prende il primo pezzo di carta che si trova vicino e disegna il pallone arancione che ogni bambino ha calciato almeno una volta nella vita. Quest’opera dà a Sirelli grande visibilità diventando virale sui social. Sono tanti i brand che dopo aver visto il Super Santos, i suoi Robot e le altre opere contattano Sirelli per una collaborazione.
Massimo non si lascia trasportare in ogni progetto, ma vuole che ogni lavoro abbia una giusta direzione. Dalle liquirizie, ai profumi, dalle birre solidali, fino ad un brand di bresaola, il fil Rouge sono i suoi robot, sempre sorridenti da quando hanno ritrovato vita. Una delle sue opere più belle la dipinge in live painting durante “La Tosca” in scena al Teatro Stabile di Torino. Oh Lady Mary è anche la sua prima opera in serigrafia. La fama di Sirelli inizia a precederlo anche se alle volte ne sembra stupito anche lui. Fino a che punto? Riceve una comunicazione via e-mail dove vengono richiesti i suoi robot per un’installazione permanente per le strade di Dubai. La etichetta subito come spam. Eppure da “lo conosci Massimo Sirelli” a Dubai, sembra che la strada sia più breve di quello che immagina. Alla fine a quella e-mail ha risposto ed ora, se vi trovate a passare per Jumeirah Road a Dubai guardate bene, c’è Massimo Sirelli.