“Il progetto di Cinecittà è partito con un dimensionamento molto importante. Ma se non dovesse essere oggetto di una revisione in termini complessivi di progetto e soprattutto di risoluzione di alcune criticità al suo interno, difficilmente potrebbe raggiungere il risultato previsto”. Lo ha annunciato il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, in un’informativa al Senato mercoledì 26 aprile, discutendo lo stato di attuazione del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) e degli obiettivi prefissati da conseguire entro il 30 giugno 2023.
Tra questi obiettivi c’è anche il Progetto Cinecittà, che rappresenta un investimento di circa 300 milioni di euro complessivi destinati al rilancio dell’industria cinematografica e audiovisiva italiana. La misura fa parte della componente Turismo e Cultura 4.0, alla quale sono destinati un totale di circa 6 miliardi di euro. In particolare, l’investimento si inserisce in una delle sei grandi missioni previste dal PNRR, quella di Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo (Missione 1).
“L’obiettivo del Governo è di dare al Paese un’attuazione piena del PNRR“, ha spiegato il ministro per gli Affari europei in Aula. “Il lavoro che stiamo mettendo in campo è attento e certosino con l’obiettivo di far emergere le criticità e risolverle nei tempi previsti dai regolamenti europei“.
Raffaele Fitto – ministro per gli Affari Europei
Il “progetto Cinecittà – continua Fitto – partiva con un dimensionamento molto importante ma se non dovesse essere oggetto di una revisione in termini complessivi di progetto e soprattutto di risoluzione di alcuni contenziosi che sono all’interno del progetto difficilmente potrebbe raggiungere il risultato».
Raffaele Fitto – ministro per gli Affari Europei
Il piano riguarda la costruzione di 5 nuovi teatri di posa e la ristrutturazione di 4 teatri nei terreni storici degli stabilimenti cinematografici di Cinecittà (con un aumento di oltre il 60% della capacità produttiva).
È prevista poi la ristrutturazione e l’efficientamento energetico dei teatri esistenti. Infine, l’aspetto forse più importante: l’ampliamento degli stabilimenti cinematografici sull’adiacente terreno di Torre Spaccata per aumentare la capacità produttiva attraverso la realizzazione di nuovi teatri di posa, spazi per le riprese esterne (backlot) e la riqualificazione in chiave sostenibile e culturale dell’area.
L’obiettivo dell’investimento è rafforzare la competitività del settore cinematografico e audiovisivo italiano. Il progetto, contemporaneamente, mira a mitigare l’impatto sociale ed economico della crisi dovuta alla pandemia con l’obiettivo di favorire la crescita economica, l’occupazione e la competitività, anche attraverso azioni sulla formazione dei lavoratori del settore cinematografico.
Tra i benefici della misura sono poi elencati non solo il rafforzamento delle competenze professionali dei lavoratori nel settore e il potenziamento delle attività della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, ma anche un adeguamento degli studi cinematografici di Cinecittà tale da permettere all’industria italiana di poter competere sul mercato internazionale.
Due sono le tappe più critiche su cui il Governo sta lavorando per il mantenimento dei fondi destinati alla realizzazione del progetto: la firma dei contratti tra l’ente attuatore Istituto Luce Studios e la società in relazione alla costruzione dei nove studi, fissata per il 30 giugno 2023; la realizzazione e restaurazione delle altre infrastrutture presenti entro il 30 giugno 2026.
“Dobbiamo aprire un confronto con l’Ue per capire quanti degli interventi previsti non riescono a rispettare il target del 30 giugno 2023, per rimodularli e in questo modo garantirne la realizzazione nei tempi stabiliti” ha dichiarato al Senato il ministro Fitto.
Raffaele Fitto – ministro per gli Affari Europei
Le criticità maggiori riguardano proprio il piano di espansione degli studios nei terreni di Torre Spaccata. Adesso il governo dovrà lavorare in stretto dialogo con l’Ue per mantenere gli obiettivi e i finanziamenti garantendo la loro realizzazione entro le date previste.
Intanto Cinecittà ha raggiunto un accordo preliminare con Cdp – proprietaria del terreno di Torre Spaccata – per l’acquisto di 31 ettari al prezzo di 17,8 milioni di euro. Sono necessari al completamento della trattativa il parere definitivo del ministero dell’Economia e l’approvazione del Progetto urbano da parte di Roma Capitale in coerenza con le previsioni del Piano regolatore.