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Ministero della Cultura

La legge che riforma il settore dello spettacolo è realtà

Tempo di lettura: 6 minuti

“Delega al Governo e altre disposizioni in materia di spettacolo”

Via libera definitivo al disegno di legge, la Camera ha approvato il provvedimento in seconda lettura, senza modifiche rispetto al testo uscito dal Senato, con 348 voti favorevoli, 38 astenuti e nessun voto contrario.

«Ringrazio il Parlamento per l’approvazione definitiva del disegno di legge delega per il riordino delle norme sullo spettacolo. Il larghissimo consenso a questo provvedimento è il segno della forte sensibilità di tutte le forze politiche nei confronti di un settore che continua a soffrire molto gli effetti della pandemia.

La necessità di un maggiore sostegno ha permesso di avviare un ripensamento generale della disposizioni che regolano il lavoro di artisti e tecnici dello spettacolo, condotto attraverso l’ascolto di tutte le associazioni di categoria.

Con l’introduzione dell’indennità di discontinuità e molte altre tutele finora non riconosciute, può ora nascere un nuovo welfare tanto atteso, che non lascerà più nessuno indietro.

La fiducia accordata dalle Camere impegna ora il Governo a operare celermente nell’esercitare la delega».

Dario Franceschini, Ministro della Cultura

I dettagli

Entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge il governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi per il coordinamento e il riordino delle disposizioni legislative vigenti e di quelle regolamentari in materia di attività, organizzazione e gestione delle fondazioni lirico-sinfoniche, nonché per la riforma, la revisione e il riassetto della vigente disciplina nei settori del teatro, della musica, della danza, degli spettacoli viaggianti, delle attività circensi, dei carnevali storici e delle rievocazioni storiche.

Previste, soprattutto, nuove tutele in materia di contratti di lavoro e di equo compenso per i lavoratori autonomi.

Il governo è delegato ad adottare un decreto legislativo che rispetti i seguenti princìpi e criteri direttivi:

  • riconoscimento delle specificità del lavoro e del carattere strutturalmente discontinuo delle prestazioni lavorative nel settore dello spettacolo, indipendentemente dalla qualificazione autonoma o subordinata del rapporto e dalla tipologia del contratto di lavoro sottoscritto dalle parti;
  • riconoscimento di un’indennità giornaliera, quale elemento distinto e aggiuntivo del compenso o della retribuzione, in caso di obbligo per il lavoratore di assicurare la propria disponibilità su chiamata o di garantire una prestazione esclusiva;
  • previsione di specifiche tutele normative ed economiche per i casi di contratto di lavoro intermittente o di prestazione occasionale di lavoro;
  • previsione di tutele specifiche per l’attività preparatoria e strumentale all’evento o all’esibizione artistica;
  • determinazione di parametri retributivi diretti ad assicurare ai lavoratori autonomi la corresponsione di un equo compenso, proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, nonché al contenuto, alle caratteristiche e alla complessità della prestazione;
  • obbligo per le amministrazioni pubbliche di retribuire ogni prestazione di lavoro autonomo nello spettacolo derivante da bandi o procedure selettive.

La legge si prefigge l’obiettivo di conferire al settore un assetto più efficace, organico e conforme ai princìpi di semplificazione delle procedure amministrative e ottimizzazione della spesa, promuovere il riequilibrio di genere e migliorare la qualità artistico-culturale delle attività, incentivandone la produzione, l’innovazione, nonché la fruizione da parte della collettività, con particolare riguardo all’educazione permanente.

Principali misure contenute nel disegno di legge

Dall’indennità di discontinuità agli Osservatori dello spettacolo, passando per la creazione di uno Sportello Inps e l’istituzione di Tavolo permanente al MiC, fino alle Fondazioni lirico-sinfoniche: numerose le misure contenute nel disegno di legge.

Fondazioni lirico sinfoniche

Il ddl prevede la revisione dei requisiti necessari per il reclutamento del sovrintendente e del direttore artistico attraverso nuove procedure che prevedano in particolare:

  • l’assenza di conflitto di interessi con le funzioni svolte all’interno della Fondazione dal sovrintendente e dal direttore artistico, nonché da tutti i componenti degli organi di gestione delle fondazioni;
  • l’adozione di bandi pubblici, anche internazionali, che consentano la consultazione pubblica del curriculum dei partecipanti.

Lirica italiana

Il Fondo unico per lo spettacolo (Fus) è previsto che riservi una quota “premio” delle proprie risorse ai teatri, alle fondazioni e ai festival che impieghino nelle rappresentazioni liriche giovani talenti italiani in misura pari ad almeno il 75 per cento degli artisti scritturati.

Indennità di discontinuità, la misura che consente di sanare le fragilità del lavoro intermittente

Viene introdotta nell’ordinamento italiano l’indennità di discontinuità per tutti i lavoratori dello spettacolo e delle arti performative e creative, siano essi autori, artisti o tecnici. Sono riconosciuti sia la natura strutturalmente “discontinua” di questi lavori, sia il tempo di preparazione, studio e formazione che è propedeutico alla “performance”.

Un decreto attuativo definirà esattamente le tipologie dei lavoratori a cui sarà applicata la misura. I ministeri della Cultura, dell’Economia e del Lavoro dovranno poi quantificare le risorse necessarie per l’indennità di discontinuità che, con la prossima Legge di Bilancio, dovrà diventare una misura stabile dal 2023 in avanti.

Importo massimo della retribuzione giornaliera riconosciuta a fini assistenziali

Viene elevato da 100 euro a 120 euro il limite massimo di importo giornaliero per la contribuzione e la base di calcolo relative ai trattamenti di malattia e di maternità o di paternità (ivi compresi quelli per congedo parentale) dei lavoratori dello spettacolo, dipendenti o autonomi, a tempo determinato (iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo).

Live Club

Riconoscimento giuridico dei Live Club quali soggetti che operano in modo prevalente per la promozione, la diffusione e il sostegno di produzioni musicali contemporanee, vocali o strumentali, dal vivo. Viene riconosciuta la funzione sociale e culturale di questi spazi.

Tavolo permanente

È istituito presso il Ministero della Cultura il Tavolo permanente per lo spettacolo, con lo scopo di favorire un dialogo fra gli operatori, per individuare e risolvere le evenienze critiche del settore, anche in riferimento alle condizioni discontinue di lavoro e alle iniziative di sostegno connesse agli effetti economici della pandemia da Covid.

Il Tavolo è presieduto dal ministro della Cultura o da un suo delegato ed è composto da rappresentanti del MiC, del Ministero del Lavoro, dell’Inps e delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative.

Osservatori

Presso il Ministero della Cultura è istituito l’Osservatorio dello spettacolo che raccoglie e pubblica nel proprio sito internet istituzionale:

  • i dati aggiornati e le notizie relativi all’andamento delle attività di spettacolo, nelle sue diverse forme, in Italia e all’estero, anche con riferimento ai finanziamenti per le fondazioni lirico-sinfoniche;
  • gli elementi di conoscenza sulla spesa annua destinata al sostegno e all’incentivazione dello spettacolo;
  • informazioni relative alla normativa in materia di condizioni di lavoro, mobilità, disoccupazione, previdenza e assistenza, anche sanitaria, per i lavoratori e i professionisti dello spettacolo, nonché informazioni sui datori di lavoro o i prestatori di servizi che assumono tali lavoratori e professionisti;
  • informazioni concernenti le procedure per l’organizzazione e lo svolgimento degli spettacoli, anche con riferimento alle aree pubbliche attrezzate e disponibili per le installazioni delle attività circensi e dello spettacolo viaggiante;
  • informazioni riguardanti l’andamento del mercato del lavoro e le relative evoluzioni, con particolare riferimento all’utilizzo delle diverse tipologie contrattuali.

La composizione e le modalità di funzionamento dell’Osservatorio sono definite con uno o più decreti del Ministro della Cultura, di concerto con il Ministro del Lavoro.

È previsto inoltre che nell’ambito delle competenze pubbliche, le Regioni promuovano l’istituzione di Osservatori regionali dello Spettacolo, anche al fine di promuovere e sostenere le attività dello spettacolo dal vivo nonché quelle di monitoraggio e valutazione.

Al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all’azione conoscitiva del settore dello spettacolo dal vivo e di supporto pubblico alle relative attività, è istituito il Sistema nazionale a rete degli osservatori dello spettacolo del quale fanno parte l’Osservatorio dello spettacolo e gli osservatori regionali.

Portale Inps per i lavoratori

L’Inps, tramite il proprio portale, attiva, in forma telematica, un canale di accesso dedicato denominato “Sportello unico per lo spettacolo” con l’obiettivo di garantire maggiori tutele ai lavoratori dello spettacolo e di semplificare l’accesso al certificato di agibilità a tutti i soggetti, inclusi quelli che non operano prevalentemente nel settore, che si avvalgono dei lavoratori dello spettacolo.

Registro degli agenti

È riconosciuta e disciplinata, attraverso l’istituzione presso il Ministero della Cultura di un registro nazionale, la professione di agente o rappresentante per lo spettacolo dal vivo, quale attività di rappresentanza di artisti e di produzione di spettacoli.

L’attività di agente è incompatibile con quella di direttore, direttore artistico, sovrintendente o consulente artistico, anche a titolo gratuito, di un ente destinatario di finanziamenti pubblici superiori a 100 mila euro.

Registro dei professionisti operanti nel settore dello spettacolo

Viene istituito, presso il Ministero della cultura, il registro nazionale dei lavoratori operanti nel settore dello spettacolo. La finalità del registro è quella di conferire maggiore identità agli appartenenti alle categorie di lavoratori operanti nel campo dello spettacolo.

La disposizione (al comma 1) dispone che tale registro sia articolato in sezioni secondo le categorie professionali ivi previste.

Al comma 4 si precisa che l’iscrizione all’istituendo registro non costituisce condizione per l’esercizio delle attività professionali.

Il comma 5 conferisce facoltà alle istituzioni scolastiche pubbliche di attingere al registro al fine di individuare professionisti che possano supportare la realizzazione di attività extracurriculari deliberate dai competenti organi collegiali e inserite nell’ambito del Piano triennale dell’offerta formativa (PTOF).

Tirocini per diplomati degli istituti professionali

Per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani con diploma di istruzione secondaria superiore, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono promuovere l’attivazione di tirocini formativi e di orientamento, anche mediante la stipula di apposite convenzioni con gli operatori del settore della moda e dello spettacolo, in favore di giovani che abbiano conseguito il diploma di istruzione secondaria superiore presso gli istituti professionali con indirizzo servizi culturali e spettacolo.

Scritto da

Direttrice editoriale. Musicologa, project manager, consulente editoriale per Istituzioni culturali.

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