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Jamala

Eurovision Song Contest 2022

Un concorso sempre attuale

Tempo di lettura: 4 minuti

Chi l’ha detto che all’Eurovision ci sono solo canzonette? Negli anni sono stati numerosi i messaggi lanciati dal palco dell’evento

È il 12 maggio 2016. Una giovane cantante sale sul palco dell’Eurovision Song Contest, che quell’anno si tiene a Stoccolma.

Il suo nome è Jamala e la canzone che canta si intitola “1944”. Sin dalle prime note, si impone la sua interpretazione intensa e struggente, che arriva dritta al cuore degli spettatori.

Non tutti riescono a comprenderne il significato in quanto parte del testo è in lingua ucraina. La sua interprete è originaria della Crimea ed è di etnia tatara.

Il brano racconta la deportazione del suo popolo da parte dell’URSS durante la Seconda Guerra Mondiale. Quell’anno Jamala vince l’Eurovision Song Contest, portando nel 2017 il concorso nella sua Kyev. La stessa città che oggi è sotto gli occhi del mondo, devastata dall’attacco russo.

Oggi Jamala e i suoi figli hanno dovuto lasciare Kiev e si sono rifugiati prima in Romania e poi in Turchia.

La proposta della Germania

Venerdì scorso, durante la finale della selezione nazionale tedesca “Germany 12 points”, Jamala ha interpretato nuovamente la sua “1944”, avvolta dalla bandiera della sua terra, in una performance commossa e toccante che ha meritato una standing ovation.

Quando arrivano gli stranieri, vengono a casa vostra, vi uccidono tutti e dicono: noi non siamo colpevoli” recita solo l’inizio della prima strofa e assume oggi un significato più attuale che mai.

Durante la serata, ad aggiudicarsi la vittoria per la Germania è stato Malik Harris con la canzone “Rockstars”. Il ventiquattrenne di origini americane è un cantautore pop e rapper e il suo album di debutto è uscito nel 2021.

Malik Harris per la Germania © Anna Maria Boshnakova

A sceglierlo è stato interamente il pubblico, con il 50% dei telespettatori e il 50% di ascoltatori radiofonici che avevano votato per tutta la settimana per la loro canzone preferita.

La Germania è stata uno dei Paesi fondatori dell’Eurovision Song Contest e come Big Five vi ha partecipato ogni anno dal 1956, con eccezione del 1996. Vanta due vittorie: una nel 1982 e una nel 2010, quest’ultima con Lena e la sua “Satellite”, divenuta una hit mondiale.

Ad eccezione di un quarto posto nel 2018, negli ultimi anni i risultati eurovisivi per la Germania sono stati decisamente scarsi, arrivando a stento ad un piazzamento nella prima metà della classifica.

Un po’ di Spagna per la Romania

È stata sempre Jamala ad esibirsi sabato sera durate la finale della selezione nazionale rumena, permettendo di mostrare vicinanza alla popolazione ucraina.

WRS ha vinto la “Selecţia Naţională” e rappresenterà la Romania all’Eurovision Song Contest di Torino con la canzone “Llámame”. Il risultato è stato determinato per l’83% da una giuria di esperti, mentre il televoto ha avuto un peso pari solo al restante 17%.

Per l’Eurovision 2022 dunque la Romania si affiderà ad un brano ritmico in lingua inglese con degli inserti in spagnolo.

La Romania ha aderito all’Eurovision Song Contest nel 1994 e non lo ha mai vinto. Nel 2005 e nel 2010 si è qualificata terza, raggiungendo il miglior risultato del Paese finora.

La Danimarca insegue i suoi sogni

La Danimarca porterà a Torino la band femminile delle REDDI, che sabato sera ha vinto la selezione nazionale del “Melodi Grand Prix” 2022 con la canzone “The Show”. La band ha battuto gli altri due finalisti con il 37% del voto popolare ed è stata costituita per l’occasione dal batterista Ihan Haydar, insieme a uno dei più grandi nomi dell’industria musicale danese nel pop degli ultimi due decenni, Chief1.

“The Show” è un brano pop-rock che incoraggia ad ascoltarsi e ad inseguire i propri sogni.

La Danimarca ha debuttato all’Eurovision Song Contest nel 1957, vincendolo nel 1963. A seguito di uno scarso piazzamento nel 1966, il Paese si ritirò dal concorso fino al 1978.Successivamente ha vinto di nuovo nel 2000 e nel 2013.

Le REDDI per la Danimarca © Agnete Schlichtkrull

Il bretone per la Francia

“Eurovision France: c’est vous qui décidez” è la finale nazionale che la Francia ha utilizzato sabato sera per selezionare il suo rappresentante eurovisivo.

Ad aggiudicarsi il biglietto per Torino Alvan&Ahez con la canzone “Fulenn”,votati al 50%sia dal pubblico che da una giuria di esperti.

Alvan è un musicista polistrumentista specializzato in elettronica,Ahez un trio di cantanti bretoni, che interpretano storie contemporanee mescolate con miti della loro regione. La canzone affronta la leggenda bretone di una giovane donna che si emancipa dalle norme sociali ballando di notte bagnata dalla luce di un falò.

Alvan & Ahez per la Francia © Cyril Moreau, Bes Timage

La Francia ha partecipato al primo Eurovision Song Contest nel 1956 e da allora ha vinto 5 volte: nel 1958, 1960, 1962, 1969 e 1977. In quanto Big Five, accede automaticamente alla finale.

La Serbia ha scelto

Per la Serbia, sarà Konstrakta a volare a Torino con “In corpore sano”, brano originale che parla del rapporto tra la salute e la paura.

La cantante e compositrice serba è membro del gruppo alternativo Zemljagruva e ha sbaragliato la concorrenza della selezione nazionale “Pesma za Evroviziju.”

Il risultato è stato deciso per metà dalla giuria e per l’altra metà dal televoto. Nella serata dello show molti riferimenti e cover di intramontabili successi italiani come “L’italiano” di Toto Cutugno, “Felicità” di Albano e Romina, ma anche la più recente “Occidentali’s karma” di Francesco Gabbani.

Konstrakta per la Serbia © Eurovision.tv

La Serbia ha partecipato all’Eurovision Song Contest come parte della Jugoslavia dal 1961 al 1992 e poi come Serbia e Montenegro tra il 2004 e il 2006. Nel 2007 ha gareggiato per la prima volta come stato indipendente, vincendo il concorso.

Mentre sono stati svelati i brani portati in gara dagli artisti precedentemente scelti per Montenegro e Paesi Bassi, sabato 12 marzo ci attendono le ultime selezioni nazionali di Svezia, Portogallo e Islanda.

Vi aspettiamo la prossima settimana per fare insieme il punto della situazione!

Scritto da

Editor e giornalista, si occupa di comunicazione istituzionale, pianificazione di eventi culturali e marketing librario. È stato vice direttore editoriale di una casa editrice scientifica, redattore e ufficio stampa per diverse realtà del settore. Appassionato di Eurovision Song Contest, ne è stato corrispondente a Vienna nel 2015. Gli piace esaltare la teatralità nei gesti del vissuto quotidiano e in quello che fa ci mette sempre la faccia.

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