Roma abbraccia Gigi, e Gigi abbraccia Roma. L’ultimo saluto affettuoso, il corteo fino al Globe Theater, la foto del maestro dalle braccia spalancate e dallo sguardo dolce proiettata sulla cupola della Sala Sinopoli.
Roma e l’Italia dicono addio ad uno degli ultimi grandi padri del teatro. Cinque minuti di applausi interminabili per l’ultimo grande ingresso a teatro, nel suo Globe Theater cui diciassette anni fa ha dato luce nel centro di Villa Borghese. Lì il saluto di molti amici, colleghi, allievi, figli d’arte. Roma e l’Italia dicono addio ad un grande Maestro che ha saputo trasmettere quella leggerezza d’animo utile “a veder l’abisso e dire sì io mi ci butto, a prendere il niente e trasformarlo in tutto”. Come lo ha ricordato, commosso, il suo allievo Enrico Brignano.

Le sue parole, e la morte del Maestro Proietti hanno toccato particolarmente anche l’On. Vittoria Casa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione della Camera dei Deputati che, lo scorso mercoledì, ha presentato una risoluzione in commissione per l’istituzione di una borsa di studio per i giovani talenti del mondo del teatro dedicata al compianto Maestro.
Presidente, quanto l’ha colpita la morte di Gigi Proietti?
Mi ha colpito tantissimo, sia come rappresentante delle Istituzioni che come persona. La mia generazione è cresciuta con lui, con i suoi valori e la sua grandezza. Lo considero davvero uno dei più grandi artisti italiani e internazionali. Quello che mi ha sempre colpito di Gigi è stata la duttilità nel suo essere artista, ossia la capacità di parlare a tutti. Sia alle persone più semplici che a quelle un po’ più colte. Gigi Proietti non è solo un artista fine a sé stesso: è, soprattutto, quello che ci ha lasciato, ossia un patrimonio immateriale di inestimabile valore. Sta a noi, adesso, non disperderlo ma anzi farlo entrare nel cuore di sempre più persone, specialmente tra i più giovani.
Da questa considerazione, quindi, nasce l’idea della borsa di studio.
Si. Non sapevo del suo stato di salute, e la sua morte improvvisa mi ha veramente colpito, così come ha scosso milioni di italiani. Ho deciso quindi di presentare questa proposta sia per il rispetto nei confronti della sua grandezza che di quel grande patrimonio, di cui parlavamo prima, che ha lasciato a tutti noi. Non solo come artista, ma in riferimento anche a quel grande movimento giovanile che, con il suo carisma, aveva saputo spronare. Il suo primo intento, infatti, nell’avviare al successo l’attività del Globe Theatre è stato proprio quello di dare spazio a giovani compagnie d’attori che si cimentavano con i grandi testi shakespeariani. L’idea, quindi, è quella di istituire una borsa di studio a lui intitolata, da dare ad uno studente meritevole presso un’accademia di arte drammatica. Proposta che è stata subito accolta e che spero venga approvata prestissimo.

Giovani e Teatro, un binomio che quindi, anche per lei, è inscindibile.
La Commissione che presiedo tratta proprio il mondo della Cultura, della Scienza e dell’Istruzione. Sono tre punti cardine fondamentali del nostro Paese. La considero la Commissione più bella proprio perché credo che portare avanti queste istanze e cercare di incoraggiare i giovani ad avvicinarsi all’arte, alla cultura, al teatro, incentivare i giovani talenti che meritano veramente, sia fondamentale per la crescita del Paese. Il Ministro Franceschini ha dato grande disponibilità in questo senso, anche nel supporto dei piccoli teatri di periferia che costituiscono poi l’ossatura di tutto il sistema. Il teatro amo definirlo luogo dell’anima, deve prendere sempre più corpo ed accompagnare la vita di tutti noi. Senza arte, senza cultura, senza teatro, senza danza, senza musica, siamo sempre più poveri. E quindi sono tutte attività, queste, che come Commissione vogliamo assolutamente implementare e portare avanti perché dobbiamo difendere e promuovere questi luoghi. Dobbiamo far sì che, anche nel nome di Gigi che ha dato tantissimo all’Italia, un po’ di quello che ci ha dato possa ritornare nella memoria e nel suo ricordo, specialmente attraverso le giovani generazioni.
Per Gigi Proietti il legame tra i giovani ed il teatro era fondamentale. Cosa pensa, invece, del teatro nelle scuole?
È un binomio che dovrebbe essere inscindibile. Per me è fondamentale e dobbiamo lavorare per questo. In merito, già da mesi, ho presentato una risoluzione per portare questo mondo all’interno delle istituzioni scolastiche, con un accordo tra il Ministero dei Beni Culturali ed il Ministero dell’Istruzione. Credo che questa sia una forma importantissima per combattere la dispersione scolastica, per portare i ragazzi a scuola e tenerceli all’interno, anche grazie ad una forma di educazione non formale. Secondo l’ultimo rapporto di Save the Children ci sono oltre un milione e duecentomila ragazzi in abbandono assoluto, ed altri che, con queste chiusure, corrono il rischio di aumentare numericamente.

In tutta Italia, e soprattutto al sud, ci sono appunto dei picchi di dispersione scolastica molto preoccupanti. Quale sarà il ruolo, quindi, del teatro e dell’arte, per combatterla?
Questo è il vero tema su cui dobbiamo investire come sistema paese: l’educazione e la formazione dei giovani. Io sono Siciliana ed il mio lavoro è quello del Dirigente Scolastico, e ho avuto modo di sperimentare quanto sia fondamentale trovare delle soluzioni alternative che si affianchino alla didattica ordinaria. Questi ragazzi, che sono a rischio dispersione, per trattenerli all’interno delle scuole necessitano chiaramente degli strumenti diversi per rendere attraente l’apprendimento, ed il teatro è uno dei più importanti. Come Commissione abbiamo dato degli indirizzi ben specifici al Governo per l’utilizzo delle risorse del Recovery Fund anche per questo tema, e così si potrà fare veramente molto. Credo fermamente che il teatro debba essere inserito a pieno titolo nel monte ore scolastico, e non essere incentivato come sola attività extracurricolare. Dobbiamo farlo, anche, nel nome e nel ricordo del Maestro Gigi Proietti.
