I dati parlano chiaro: è tempo di cominciare a parlare non più solo di ripresa, ma anche di crescita. È quanto emerge dal Rapporto SIAE 2022 sullo spettacolo, intrattenimento e sport, presentato giovedì mattina a Roma.
L’87° edizione dell’analisi a cura della Società Italiana degli Autori ed Editori quest’anno si è avvalso della collaborazione con AGIS – Associazione Generale Italiana dello Spettacolo e dell’Associazione Economia per la Cultura.
Il rapporto rileva un settore – quello dello spettacolo e dell’intrattenimento – in piena ripresa, con numeri che tornano ad avvicinarsi al periodo pre-pandemico, e che in alcuni comparti sono persino più alti.
Il 2022 ha segnato un cambio di passo rispetto ai due anni precedenti, avviando un percorso di rinnovamento del settore dello spettacolo: dal cinema ai teatri, fino ai concerti e agli spettacoli popolari e viaggianti.
L’anno più recente (2022) si chiude, infatti, con oltre 3 milioni di eventi, segnando un +79,97% sull’anno precedente (2021) e riducendo la distanza con il 2019 al -29%. Un recupero significativo, tenendo conto che il 2019 è stato non solo un anno spartiacque tra il pre e il post pandemia, ma è considerato complessivamente l’anno migliore per il mondo dello spettacolo.
La densità di offerta sul territorio italiano degli eventi è di circa 51,5 spettacoli ogni mille abitanti.
Numeri che testimoniano il grande potenziale del settore per l’Italia dal punto di vista culturale, sociale, ma anche economico. Sono stati 3 miliardi gli euro di spesa nello scorso anno (un aumento del 187% rispetto al 2021), per più di 205 milioni di spettatori(+150%). In crescita anche la spesa pro capite del pubblico, che nel 2022 ha raggiunto i 51,8 euro a persona.
«Il 2022 ha mostrato segnali incoraggianti – ha spiegato il Direttore Generale della SIAE, Matteo Fedeli introducendo il Rapporto – specialmente a seguito del termine dello stato di emergenza, chiudendo con oltre 3 milioni di eventi: un incremento complessivo di circa l’80% rispetto all’offerta dell’anno precedente ma con ancora un ritardo del 29% sul 2019. A livello di pubblico sono stati registrati quasi 205 milioni di spettatori, con alcuni settori – come Concerti di Musica leggera, Circo, Spettacolo viaggiante e Parchi da Divertimento – con numeri anche superiori al periodo pre-pandemico, e oltre 3 miliardi di spesa».
La diagnosi, quindi, è positiva: il settore dello spettacolo comincia a lasciare alle spalle il periodo legato alla pandemia per ritornare verso un percorso di crescita. Senza dimenticare però le difficoltà affrontate e le nuove consapevolezze acquisite negli ultimi anni.
Da questi presupposti parte quindi una nuova intesa tra Siae e Agis, che miri a costruire un percorso di collaborazione su larga scala con l’obiettivo condiviso di costruire un Osservatorio permanente per la raccolta e la condivisione dei dati dello spettacolo culturale italiano.
«Attraverso una migliore conoscenza e consapevolezza delle dinamiche dello spettacolo sarà possibile elaborare nuove strategie per la difesa del diritto d’autore e per lo sviluppo delle imprese culturali, anche attraverso progetti di valorizzazione dei nostri giovani talenti»commenta Salvatore Nastasi, presidente della SIAE.
Un sistema di dati unico, capace di raccogliere in modo più efficiente i dati dei settori dello spettacolo e dell’intrattenimento, con più trasparenza e di fornire un’istantanea più nitida della situazione nel nostro paese.
«È un’azione di forte sinergia istituzionale quella tra Siae e Agis, della quale sono molto contento e che credo darà risultati importanti – ha dichiarato il presidente AGIS Francesco Giambrone -. La decisione di creare un sistema unico di raccolta e di lettura dei dati ci consentirà di leggerli, interpretarli e usarli nel modo migliore, con un obiettivo: quello di elaborare delle proposte costruttive per potenziare questo sistema. Proposte che partano da un presupposto, che per noi è scontato: il mondo dello spettacolo è una grande ricchezza in questo paese. Non lasciamo che queste siano parole vuote».
Da queste premesse, Agis e Siae hanno deciso di avviare insieme anche un nuovo studio sui teatri e sui luoghi dello spettacolo che sono rimasti chiusi al pubblico e che potranno tornare a nuova vita.
«I dati sono incoraggianti e sottolineano che le iniziative intraprese dal Ministero della Cultura stanno portando i risultati che avevamo previsto. Parlo di realtà grandi che hanno un trend positivo come il settore della musica, dell’intrattenimento, dei parchi tematici, ma anche degli spettacoli viaggianti e i circhi che pure testimoniano la voglia delle famiglie di tornare a stare insieme. Abbiamo il dovere di pensare ad una cultura inclusiva e continuare a proporre iniziative che la rendano accessibile a tutti, indipendentemente dalle possibilità economiche». Così Gianmarco Mazzi, Sottosegretario alla Cultura, commenta il Rapporto Siae 2022.