La musica, il teatro, l’opera tornano ad abbracciare i più piccoli, le loro famiglie, le scuole, per ricominciare a incontrarsi, divertirsi e conoscersi da vicino, in sicurezza, attraverso storie e melodie sorprendenti ed emozionanti. Otto spettacoli, venti appuntamenti e quattro laboratori da novembre 2021 a maggio 2022 sono i numeri di RegioYoung 2021-2022, la stagione del Teatro Regio di Parma dedicata al pubblico delle famiglie, delle scuole e dei bambini da 0 a 14 anni, sulle note della musica jazz e di quella di Verdi, Rossini, Čajkovskij, Bizet.
Dal jazz di Cartoons di Parma Frontiere al Rigoletto di AsLiCo, dalla Bella addormentata nuova commissione del Teatro Regio al Teatro del Cerchio alla Carmen raccontata da Bruno Stori, dalla Cenerentola di AsLiCo coniugata in tre progetti diversi per i bimbi da 0 a 14 anni fino alla rilettura dell’opera verdiana di Black Aida , alle prove aperte della Stagione Lirica riservate agli under30 e all’avventura immersiva di I-Verdi da scoprire con smartphone e cuffie, per stimolare la passione al teatro e alla musica nei bambini e nei grandi di ogni età.
“Finalmente torneremo a sentire le loro voci festose, a vedere i loro volti colmi di emozione e di stupore. Tornare a incontrarsi al Teatro Regio è una gioia – sottolinea Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio di Parma. Poter accogliere nuovamente bambine e bambini, ragazze e ragazzi, le loro famiglie, i loro insegnanti è una gioia ancora più grande”.
“Il positivo evolversi della pandemia, grazie alla massiccia campagna vaccinale messa in atto – sottolinea Ines Seletti, Assessora con delega ai Servizi educativi e alla Scuola del Comune di Parma – in occasione della ripresa della rassegna RegioYoung – ci permette, oggi, di guardare con ottimismo al domani. Dopo il lockdown, il bisogno di ritrovare socialità e umanità oggi si concretizza nella riapertura dei teatri ai ragazzi. Un altro passo importante verso la normalizzazione. I giovani hanno pagato in prima persona il lungo confinamento e questo è, per me, motivo di gioia nella consapevolezza che proprio attraverso questi lenti ma determinanti passaggi, si possa recuperare appieno la normalità. Possa essere questo un momento di scambio, di contatti e soprattutto di crescita reciproca a partire proprio dai giovani”.